Close-Up: Lupa Nera di Juan Gómez-Jurado

Dopo “Regina Rossa” arriva “Lupa Nera”, il seguito della trilogia di Juan Gómez-Jurado in uscita proprio oggi per Fazi Editore nella sua collana Darkside.

Data di uscita: 10 Febbraio

Acquistalo subito: Lupa Nera

Editore: Fazi Editore
Collana: Darkside
Traduzione: Elisa Tramontin
Pagine: 376
Prezzo: € 18,50

Restare viva non è mai stato tanto difficile.

Dopo Regina Rossa, che ha incoronato Antonia Scott come la nuova protagonista assoluta del thriller spagnolo, il secondo capitolo della trilogia bestseller di Juan Gómez-Jurado.
Antonia Scott e Jon Gutiérrez sono ancora alla ricerca di Sandra Fajardo, quando Mentor li convoca per un altro caso al momento più pressante. Si tratta della scomparsa di Lola Moreno, moglie di Yuri Voronin, tesoriere di un clan mafioso che opera nella zona di Malaga. Lola Moreno è svanita nel nulla da quando, in un centro commerciale, qualcuno ha cercato di ucciderla. Nel frattempo, il marito Yuri veniva brutalmente trucidato nella loro villa. Ma Jon e Antonia non sono i soli a cercare Lola. È a questo punto che entra in scena l’ineffabile donna russa che risponde al nome di Čërnaja Volčica: la Lupa Nera, pericolosissima sicaria al soldo dei mafiosi. Dai paesaggi assolati dell’Andalusia, fino agli scenari innevati della sierra, Antonia Scott, sempre alle prese con i suoi demoni, dovrà affrontare una temibile nemica. Nel frattempo, il signor White e Sandra Fajardo non si sono certo dimenticati di lei…

Antonia Scott non ha mai dovuto prendere una decisione così difficile.
Per altre persone, il dilemma in questione potrebbe essere piuttosto insignificante.
Non per Antonia. Potremmo dire che la sua mente è in grado di lavorare su diversi piani temporali situati nel futuro, ma la testa di Antonia non è una sfera di cristallo. Potremmo dire che è capace di visualizzare decine di unità di informazioni contemporaneamente, ma la mente di Antonia non funziona come in quei film in cui si vedono sfilze di lettere sulla faccia del protagonista che sta pensando.
La mente di Antonia è piuttosto come una giungla, una giungla piena di scimmie che saltano a tutta velocità da una liana all’altra portando cose. Molte cose e molte scimmie, che si incrociano in aria e si mostrano i denti.
Oggi, le scimmie portano cose spaventose, e Antonia ha paura.
Non è una sensazione alla quale Antonia sia particolarmente abituata. Alla fin fine si è già ritrovata in situazioni del tipo:

– Un inseguimento notturno a grande velocità a bordo di motoscafi nello Stretto di Gibilterra.
– Un tunnel pieno di esplosivi in cui una sequestratrice puntava alla testa di un ostaggio particolarmente prezioso.
– La faccenda di Valencia.

La sua astuzia l’ha salvata il giorno dei motoscafi (ha lasciato che quelli davanti si schiantassero) e la sua conoscenza (di nomi di uccelli in inglese) nel tunnel. Per quanto riguarda Valencia, si ignora come sia uscita viva (soltanto lei) da quella macelleria. Si è sempre rifiutata di parlarne. Ma ne è uscita. E non ha avuto paura.

No, Antonia non ha paura quasi di niente, tranne che di se stessa. Della vita, forse. Il suo passatempo è immaginare per tre minuti al giorno il modo in cui suicidarsi, alla fin fine.
Sono i suoi tre minuti.
Sono sacri.

 

 

May the Force be with you!
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